Giacomo De Luca (15 aprile 1999), con base tra Lecce e Milano (Italia) è un’emergente artista contemporaneo, attivo a livello internazionale come ricercatore, artista visivo, performer, coreografo, dancemaker e movement director. 

Si occupa di ricerca, sperimentazione, creazione, innovazione e trasmissione nel campo della danza, della performing art, dell’arte contemporanea: scultura, installazione, sonoro, videoarte, immagine e scrittura.

Fondatore di Visionary Artists for Change: Dipartimento Indipendente di Ricerca e Sviluppo, e Network di artist+ e ricercator+ per l’innovazione artistico-scientifico.

Artista associato a AiEP - Ariella Vidach di Milano. 

PRODUZIONI

Selezionato a Festival Internazionali e Vetrine della Giovane Danza d’Autore, come:  Triennale Milano - FOG MACHINE, CapoTrave - Kilowatt Festival (2025), Nuove Traiettorie - Network Anticorpi XL (2024/25), DIDstudio - NAO Performing Festival (2024-25), FLIC - Lanciano (2023), AiEP - NAO Extravaganza (2023), La Biennale di Venezia - College (2021-22). Riceve commissioni da Durazzi Milano di Ilenia Durazzi | Maurizio Cattelan (2024), La Sfera Danza (2021), Festival di Musica Spirito del Tempo | ADI Design Milano Compasso d’Oro (2023), Padova Danza - Serata Giovani Coreografi, MA in Coreografia /MIBACT (2020/21).

FORMAZIONE

Diplomato alla Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala (2013-19) continua una formazione interdisciplinare in Italia, Inghilterra, Olanda e Belgio. Scholarship recipient (2023-25) invitato da Jan Fabre alle masterclass Jan Fabre Teaching Group / Troubleyn (Antwerp, Belgio). Frequenta P.I.A - Scuola Indipendente di Arti Visive Sperimentali e Studi Curatoriali di Lecce (2025). Co-curatore della Vetrina SLAP - Arti Performative di Milano (2025). Inserito nella Redazione REviews - Stratagemmi scrive sul festival MILANoLTRE (2024). 

ESPERIENZE  

Si è unito come interprete a Béjart Ballet Lausanne - LAC (2025), e in Prime mondiali di: KINKALERI, Maria Hassabi - LAC (2024), Le Supplici di Fabrizio Favale (2023), Emio Greco|PC - ICK Dans Amsterdam, Olanda (2022/23), La Biennale di Venezia: Merce Cunningham Trust, Saburo Teshigawara, Sir Wayne McGregor, Crystal Pite, Raymond Pinto, Edit Domoszlai (2021/22), Matteo Levaggi/Umberto Chiodi - MART di Rovereto/Oriente Occidente (2020) e in nuove produzioni al Teatro alla Scala di Milano: Liliana Cavani, Placido Domingo, Tokyo Ballet, Heinz Spoerli, Alla Sigalova, Emanuela Tagliavia (2014/19), Carla Fracci (2019), Jas Art Ballet (2019/20).

Selezionato a Seminari a cura di: Cristina Krystal Rizzo, Cristina Caprioli, Monica Francia, Gruppo Nanou, Daniele Albanese, Stefania Tansini, Francesca Proia, Nicoletta Cabassi, Marta Ciappina, Charles Pas, Nicola Galli, Camilla Monga, Carolyn Carlson, Oliver de Sagazan, Balletto Civile, Muta Imago, Melisa Zuberti. 

RICERCA D’AUTORE - STATEMENT

Il mio operare si articola trasversalmente nel sistema dell’arte contemporanea, attraverso una pratica transdisciplinare che si sviluppa in arti visive, performing arts, danza, teatro, videoarte, immagine, suono, scrittura, scultura e installazione. Spinto da un’urgenza istintiva e da profonde necessità interiori, avvio un processo catartico di autoanalisi che si manifesta nella sfera corporea, materiale e spirituale, andando all’essenza dell’essere e del fare nel XXI secolo. 

La mia ricerca pone al centro di tutto il corpo, inteso come “archivio vivente” e laboratorium, sperimentando in due consecutive direzioni concettuali: “Il Corpo Sensoriale" (dal 2020), legato all’esperienza somatica, fisiologica e cognitiva, come materia organica extra-sensoriale, rilevando nell’Uovo – “grembo sociale” – il suo archetipo primordiale; e ”Il Corpo Futuristico” (dal 2024) inteso come tecnologia biologica, matrice di esperienze sinestetiche multidimensionali tra il reale e il virtuale di un dispositivo pluri-intelligente, rilevando nell’utopia del ”l’uomo nuovo”: un corpo in grado di proiettare l’umano e l’animale oltre i confini attuali della consapevolezza, verso forme inedite di esistenza.

Le creazioni sono concepite come “circumnavigazioni sensoriali”, nel quale da un’estremo all’altro attivo stati di: dinamismo, decelerazione, stasi, espansione, riduzione, erosione, contrazione, brivido, vibrazione, frammentazione, morbidezza, sospensione, estasi, stupore e contemplazione. In quest’ottica, le pratiche ricevute dai miei maestri come forma di testamento, vengono archiviate, analizzate, riesplorate e decostruite, attraverso un programma metodologico “Sensorium 2.0” (dal 2021). La sperimentazione (Presente) sfida le convenzioni del sapere (Passato) nel dissesto, per l’innovazione di una nuova economia di movimento (Futuro).

Nelle mie opere apro delle “riflessioni epidermiche” sull’esistenza, tessendo un “pensiero fisico” attorno a temi di: resilienza, nascita, vita, morte, metamorfosi, rigenerazione, purificazione, memoria culturale individuale e collettiva, come “dichiarazioni poetiche” in radicale dissenso verso le dinamiche viziose del sistema sociopolitico-economico, ipercapitalistico e consumista, segnato da sfruttamento, abuso e disuguaglianze.

PRESS

“Artista sperimentale. Il suo linguaggio esplora il corpo in una ricerca di sé che indaga la creatività umana”. 

La Biennale di Venezia by Wayne McGregor, catalogo 2022

INTERVIEWS 

Vogue Italia, La Repubblica di Bari, La Repubblica di Milano, La Biennale di Venezia, Rai 1, Mediaset, TEDx,  La Gazzetta del Mezzoggiorno, il Sipario, Exibart, Nowness, AnOther, il Gazzettino, La Sfera d'oro, Dance for You magazine, il Giornale della Danza, Dance Hall News, Confidenze, Lecce Prima, Ape Musicale, Tutto Ballo, Io Donna, il Corriere Salentino, Untold Magazine, BeeMagazine.