“Artista sperimentale.
Il suo linguaggio esplora il corpo in una
ricerca di sé che indaga la creatività umana”
— La Biennale di Venezia 2022

Giacomo De Luca (1999) con base a lecce e Milano, è un artista contemporaneo emergente attivo a livello internazionale come performer, artista visivo, dancemaker, movement director, autore e curatore. Artista Associato della compagnia AiEP – Ariella Vidach. La sua pratica si sviluppa tra ricerca, sperimentazione, creazione, innovazione e trasmissione in ambito: danza contemporanea, performing art e arte contemporanea. Fondatore di Visionary Artists for Change, Dipartimento Indipendente di Ricerca e network transdisciplinare che riunisce artistə e ricercatorə universitariə con cui sviluppa progetti interdisciplinari.
Artista emergente under-35 selezionato da BCC Arte & Cultura per la mappatura nazionale dei “Futuri Emergenti Italiani” dell’arte contemporanea. Presente come autore e interprete in istituzioni e festival tra cui: La Biennale di Venezia, Teatro alla Scala, LAC Lugano, Triennale Milano, Network Anticorpi XL, MART Rovereto / Oriente Occidente, ViaFarini, Capriola, MILANoLTRE, Ravenna Festival, NAMA Festival, NAO festival DIDStudio/AiEP, CIMD Incubatore - Erbacce, La Sfera Danza. Finalista a FLIC Festival e Movimento Danza Residanza – La casa della nuova coreografia. Ha ricevuto commissioni da Durazzi Milano (Ilenia Durazzi, Maurizio Cattelan) e dal Festival Spirito del Tempo / ADI Design Museum.
Diplomato alla Scuola di Ballo dellAccademia Teatro alla Scala, prosegue un percorso interdisciplinare tra Italia, Regno Unito, Svizzera, Germania, Paesi Bassi e Belgio. Come performer ha preso parte a première mondiali di: Maria Hassabi, Kinkaleri, Liliana Cavani, Wayne McGregor, Merce Cunningham Trust, Saburo Teshigawara, Emio Greco / ICK Dans Amsterdam, Fabrizio Favale, Matteo Levaggi, Umberto Chiodi, Carla Fracci, Tokyo Ballet, Béjart Ballet Lausanne, Raymond Pinto, Edit Domoszlai.
Il suo career-long learning include: il Biennio a La Biennale di Venezia – College; una scholarship quadriennale presso il Jan Fabre Teaching Group / Troubleyn (Anversa); alumnus di PIA – Independent School of Visual Arts and Curatorial Studies (Lecce); un MA in Coreografia (PadovaDanzaProject / MiBACT). È inoltre Trainer del BodyCode System, contributor per Stratagemmi Magazine e curatore della vetrina SLAP – Spazio Lambrate Arti Performative (Milano). È stato selezionato per seminari di ricerca e alta formazione con: Cristina Kristal Rizzo, Cristina Caprioli, Monica Francia, Gruppo Nanou, Daniele Albanese, Stefania Tansini, Francesca Proia, Nicoletta Cabassi, Marta Ciappina, Charles Pas, Nicola Galli, Camilla Monga, Carolyn Carlson, Olivier de Sagazan, Melisa Zuberti.
“Giacomo’s research places the body at the center, as a living archive and intelligent device capable of inhabiting matter as evolving art, understood as an expanded, critical and conceptual temporal space”
— Ahmet Öğüt 2025
La mia pratica si sviluppa all’interno del sistema dell’arte attraverso un approccio radicalmente transdisciplinare che attraversa performance, danza, teatro e arte contemporanea: spettacoli, happening, installazioni site-specific, scultura, video, suono, fotografia, oggetti-costume design, scrittura creativa e interviste. Guidato da un’urgenza istintiva e da una profonda necessità interiore, intraprendo processi catartici di autoanalisi in uno spazio-tempo espanso, dove meditazione, percezione e sublimazione dei sensi convergono verso l'essenza nel XXI secolo.
Il corpo è il fulcro della mia ricerca: archivio vivente e laboratorio in continua evoluzione, un ecosistema capace di generare una nuova economia di pensiero e movimento. Attraverso un investimento totale di energie psico-fisiche e l’interrelazione tra artista, oggetto e pubblico, indago l'organismo performativo come dispositivo intelligente in cui ogni presenza somatizza l’altra, oltre la coscienza e lo stupore, generando forme di visualizzazione ed esistenza inedite.
Le mie opere aprono riflessioni epidermiche su resistenza, vita, morte, metamorfosi, purificazione e memoria—individuale e collettiva—formulando dichiarazioni poetiche in radicale dissenso verso la superficialità creativa, l’insensibilità umana e le dinamiche socio-politiche iper-capitaliste e consumiste. Ogni creazione è concepita come una circumnavigazione sinestetica, intrecciando stati da un estremo all'altro e generando relazioni viscerali e cognitive con l’ambiente, i materiali e i corpi.
Le pratiche ereditate dai miei maestri—considerate un vero e proprio testamento artistico—vengono rianalizzate, riattraversate e decostruite attraverso Sensorium 2.0 (dal 2021), programma metodologico di allenamento e creazione. Direzioni cross-concettuali in sviluppo: Il Corpo Sonoro, Il Corpo Reliquia, Il Corpo Alimentare (dal 2025), Il Corpo Futuristico (dal 2024), Il Corpo Sensoriale (dal 2021), Il Corpo Accademico (dal 2019).











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GIACOMO DE LUCA
VISIONARY ARTISTS FOR CHANGE
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